Il romanzo e i dialoghi: storia di un amore che va recuperato

Un grande ostacolo per l’aspirante scrittore è sicuramente la creazione di dialoghi credibili e soprattutto utili, che servano quindi a mandare avanti l’azione ma che risultino anche verosimili agli occhi del lettore. Imparare a scrivere un dialogo efficace non è per nulla facile: è un’abilità che richiede un certo periodo di tempo per svilupparsi.

In generale, ricordati che un dialogo deve essere e deve sembrare una registrazione oggettiva e perfetta di qualcosa detto da qualcuno. Non devi pensare che un dialogo ti serva per “far dire” al personaggio quello che vuoi tu, come se lui fosse un pupazzo e tu un ventriloquo. Non si deve sentire la tua voce o il tuo intento di scrittore, perché altrimenti avrai prodotto un dialogo fastidiosamente artefatto, che il lettore non riterrà credibile e che non avrà aiutato la caratterizzazione dei personaggi. Infatti il dialogo deve servire proprio a questo, a far emergere ancora di più l’umanità del tuo personaggio: devi lasciarlo parlare come lui parlerebbe, cercando il più possibile di estraniare te stesso e la tua personalità, lasciandoti trasportare dal flusso di parole, cercando di immedesimarti così tanto nel tuo personaggio da parlare con la sua voce. Maestro assoluto di questa tecnica fu Dostoevskij, la cui capacità di auto-annullamento nei dialoghi è stata studiata da Bacthin in Teoria del romanzo: lo scrittore russo usava i dialoghi per mostrare i suoi personaggi, riuscendo a sparire completamente dalla scena, facendosi da parte e lasciando che la sua formidabile macchina narrativa procedesse da sola. Tu devi seguire le sue orme, e per farlo è essenziale conoscere perfettamente i tuoi personaggi: per questo è importante lavorare bene sulla loro caratterizzazione della fase di scrittura della scheda che li riguarda. Solo così potrai sapere in ogni momento cosa direbbero e come, mettendoti da parte e lasciando parlare loro.

Essenziale è anche tenere a mente come funziona un dialogo nella vita reale: non è uno strumento con cui solitamente si esprime una verità ultima, o una tesi. Un dialogo è anzi un luogo in cui ci si contraddice, ci si imbatte in lapsus e omissioni, in cui spesso il non detto risulta più esplicito del detto. Non pensare troppo al contenuto, non è questo il momento per spiegare qualcosa. Concentrati invece sul ritmo giusto, su una scansione coinvolgente.

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